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C'è un cadavere in biblioteca

(Recensione Libro)





Autore   Christie Agatha

Genere   Gialli / Polizieschi

Pagine   144

Zoom copertina C'è un cadavere in biblioteca


Trama
"Il miglior attacco che abbia mai scritto" così definisce il suo libro la Christie in una delle rarissime interviste rilasciata nel 1956. Un inizio brutale, che scaraventa subito il lettore nel vivo del giallo. Nella prestigiosa dimora di Gossington Hall, dove risciedono i coniugi Bantry, un mattino al risveglio viene scoperto in biblioteca il cadavere di una giovane ragazza sconosciuta.
La polizia viene subito avvisata ed inizia ad indagare. Si scopre ben presto che la vittima è una ballerina del Majestic Hotel di Danemouth, della contea adiacente, ma non ci sono tracce dell'assassino, nè uno straccio di un movente, nè si capisce perchè il cadavere si trovi nella biblioteca del rispettabile colonnello Bantry, che non conosceva assolutamente la vittima.
Dolly, moglie del colonnello, chiama subito in aiuto la sua amica, l'arzilla vecchietta Miss Marple, abilissima nello studiare il genere umano e risolvere i misteri più intricati. Dolly non si fida affatto nè della polizia locale nè di Scothland Yard, e spera che Miss Marple risolva in fretta il caso, in quanto tutto il piccolo paesello di St. Mary Mead già mormora e sparla sul colonnello.
Ben presto, tra l'altro, a complicare le cose ci sarà un ulteriore omicidio. Ma Miss Marple, come al solito, risolverà brillantemente il mistero, facendo assicurare alla giustizia i veri insospettabili autori degli omicidi, scagionando il povero Basil Blake che nel frattempo era stato arrestato, ingiustamente.


Estratto
"Oltre a Raymond, c'era anche Hugo McLean. Le era molto affezionato e c'erano buone probabilità che lei alla fine si decidesse a sposarlo. Lui non è molto ricco e non era molto lontano da Danemouth la sera del delitto. Così pareva, vero, che ognuno di loro avrebbe potuto commettere quegli omicidi".
"Ma naturalmente, io, in fondo alla mia mente, sapevo. Non si può sfuggire a quel fatto così evidente delle unghie rosicchiate".
"Le unghie? - s'intromise sorpreso Sir Henry - Ma non si era rotta un'unghia e così ha dovuto pareggiare le altre?".
"Sciocchezze! - disse Miss Marple - C'è un'enorme differenza tra le unghie tagliate e le unghie rosicchiate. Le dita di una ragazzina che se le rosicchia sono brutte, laide, indecorose, come dico sempre alle ragazze della mia classe. Quelle unghie, vedete, rappresentavano un fatto inconfutabile. E potevano solo significare che il cadavere trovato nella biblioteca del colonnello Bantry non era quello di Ruby Keene".

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