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La sagra del delitto

(Recensione Libro)





Autore   Christie Agatha

Genere   Gialli / Polizieschi

Pagine   162

Zoom copertina La sagra del delitto


Trama
A Nassecombe, in una lussuosa villa di campagna si celebra una grande festa con varie attrazioni, come il tendone della lettura della mano, la gara di tiro con le noci di cocco, ecc., oltre ad una imponente specie di caccia al tesoro, dove bisogna svelare i segreti di un falso omicidio, tramite tutta una serie di indizi progressivi, organizzata dalla famosa scrittrice di romanzi gialli, Ariadne Oliver.
La scrittrice, amica di Poirot, preoccupata dal suo istinto, invita l'investigatore a partecipare alla festa per vegliare che tutto proceda correttamente. Purtroppo le sue preoccupazioni si rivelano esatte, in quanto si scopre che la ragazza che doveva impersonare il finto cadavere è stata veramente uccisa.
Nel giro di poco tempo gli omicidi diventano tre: oltre alla giovane ragazza, infatti, scompare misteriosamente anche la svampita Hattie, moglie di Sir George, proprietario della villa, e rimane vittima di un sospetto incidente l'anziano traghettatore Merdell.
Le indagini procedono a rilento e nel buio più assoluto. Ma la grande perspicacia di Poirot, ispirato dalla romanziera signora Oliver, in cui nascostamente la grande Agatha Christie rivela molte delle sue caratteristiche personali, lo porterà, come sempre, a risolvere brillantemente il caso, non senza alcuni brillanti colpi di scena finali.


Estratto
Un breve e ripido pendio conduceva alla porta della rimessa. Costruita proprio sul fiume, sporgeva sull'acqua; sotto, c'era un piccolo approdo e lo spazio per riparare le barche.
La signora Oliver estrasse una chiave da una tasca nascosta fra le ampie pieghe del suo abito e la girò nella toppa.
Aprì la porta. "Siamo venuti a tenerti un po' di compagnia, Marlene" - disse allegramente mentre entrava.
Provò un vago rimorso per i sospetti ingiustificati sulla lealtà di Marlene perchè la ragazza, accasciata sul pavimento, vicino alla finestra, si era messa in una posa da "cadavere" molto efficacie e recitava con grande bravura la sua parte.
Marlene non le diede risposta. Giaceva completamente immobile. Il vento, che entrava a lievi folate dalla finestra spalancata, fece frusciare le pagine dei giornali a fumetti sparsi sul tavolo.
"Marlene - disse la signora Oliver, in tono spazientito - Siamo soltanto io e Monsieur Poirot. Finora nessuno è molto avanti, con gli indizi"...

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