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Le guerre europee

(Piemonte - XVIII Secolo)



In seguito alla politica seguita da Vittorio Amedeo II, all'inserimento del Piemonte negli equilibri internazionali, ed alla propensione alla non neutralità da parte della classe dirigente, Carlo Emanuele III si trovò in dovere di partecipare attivamente ad una serie di guerre europee.

Il primo conflitto scoppia nel 1733 per la guerra di successione al Regno di Polonia. L'impero Austriaco viene fronteggiato da Francia e Spagna, cui si aggiunge il Piemonte, allettato dalla promessa francese di ottenere, in caso di vittoria, la Lombardia.


L'esercito franco-piemontese, guidato dal re sabaudo, conquistò rapidamente Milano ed una serie di altre importanti città, come Pavia e Novara, giungendo infine alla cruenta battaglia di Guastalla, la cui vittoria fu molto sofferta.

Il re sabaudo fu estromesso dal trattato di pace del 1735 a Vienna, ed il Piemonte fu costretto a restituire la Lombardia all'Austria, ottenendo solo Novara e Tortona.

Il re si ritenne comunque soddisfatto, sia perchè era riuscito a condurre le campagne militari interamente al di fuori dei confini dello stato, evitando i soliti saccheggi e vessazioni, sia perchè aveva comunque ottenuto un piccolo avanzamento dei confini.

Zoom della foto

Nel 1940 scoppia una nuova guerra per la successione austriaca. Inizialmente indeciso se schierarsi a fianco della Francia o dell'Austria, il Regno di Sardegna si allea all'Austria quando nel 1742 la Spagna muove decisa per conquistare il Ducato di Milano.

Ci saranno così 5 anni di guerre a fasi alterne e con alcuni trattati e pause. A cavallo tra il '42 ed il '43, mentre i piemontesi erano impegnati in una spedizione in Emilia, gli Spagnoli invadono la Savoia.

A fine anno i francesi entrano in azione a fianco degli spagnoli, e l'anno seguente valicano le Alpi, occupano alcune cittadine e puntano verso Cuneo, che a fine '44 viene assediata. I reggimenti del re tentano invano più volte di spezzare l'assedio.

Ma la resistenza di Cuneo fu eroica e dopo 40 giorni venne finalmente liberata grazie all'intervento di numerose compagnie "partigianne", costituite da milizie paesane.

Dopo altre fasi alterne, nel 1947 il Piemonte subisce un ultimo duro attacco da parte dei Francesi, che passati il Monginevro ed evitando il forte Exilles puntano su Torino attraverso il colle dell'Assietta, ove si svolge una grande battaglia conclusasi con una insperata vittoria dei Piemontesi che porterà al termine della guerra.

Si giunge così al trattato di Aquisgrana del 1748 con cui il Piemonte ingrandisce i suoi territori ottenendo una porzione del Ducato di Milano.


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