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Vittorio Amedeo II

(Piemonte - XVIII Secolo)



Vittorio Amedeo ebbe una infanzia difficile, tormentata dalle malattie e priva di affetti, funestata dalla morte prematura del padre.

I rapporti con la madre erano difficili, in quanto la reggente cercò di ritardare il più possibile l'effettiva presa di potere del figlio, che avvenne solo verso le fine del Seicento.

Dopo il possibile matrimonio, combinato con la figlia del re del Portogallo, da lui abilmente evitato, Vittorio Amedeo lasciò tutti di stucco sposando Anna d'Orleans, nipote di Luigi XIV, il Re Sole.


Ciò poneva delle serie ipoteche sul futuro politico del ducato, ora sempre più sottoposto all'egemonia della Francia.

Fu proprio a causa delle sempre più insistenti pressioni francesi che verso la fine del secolo egli intraprese una dura persecuzione contro i Valdesi.

Per contrastare le mire espansionistiche del forte stato Francese, a cavallo del secolo si forma una coalizione di quasi tutti gli stati europei.

Vittorio Amedeo è incerto: non sa con chi schierarsi. Dopo un primo tentativo di neutralità, passa da una coalizione con la Francia, che però non porta frutti, per poi schierarsi decisamente con l'Impero, che pur di isolare la Francia è disposto ad importanti concessioni.

Zoom della foto

Nel 1703 inizia così una rischiosa guerra per il ducato, che viene ben presto invaso dall'esercito francese, che in poco tempo occupa la savoia e quasi tutti i territori piemontesi.

Nel 1706 solo Torino e poche provincie meridionali sono ancora in mano a Vittorio Amedeo, ed inizia l'assedio alla capitale. Nonostante i ripetuti attacchi, i difensori non cedettero. Da ricordare a questo proposito anche l'eroico sacrificio di Pietro Micca in difesa della cittadella.

Intanto Eugenio, cugino di Vittorio Amedeo, riesce a raggiungere la città con i rinforzi. Incontratisi sulla collina di Superga, pianificano il contrattacco ed il 4 settembre lanciano la loro offensiva contro i francesi. In poche ore, con l'aiuto della guarnigione di Torino, riescono a rompere le linee nemiche e costringere gli assedianti alla ritirata.

In pochi giorni vennero riconquistati anche quasi tutti i territori prima invasi dai francesi.

Grazie alla mediazione britannica, nel marzo del 1707 il Piemonte ottenne i territori promessi dall'Impero, ossia Alessandria, la Lomellina, Val Sesia ed il Monferrato.

Nella successiva pace di Utrecht del 1713 il Piemonte ottiene anche la restituzione di Savoia e Nizza che erano ancora occupate dai francesi, oltre al possesso della Sicilia con cui arriva l'agonato titolo regio.


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